Il Tribunale Amministrativo Regionale (Tar) di Catania ha dichiarato non ammissibile il ricorso presentato da Studio Plicchi riguardante l’annullamento del “Certificato di esecuzione del servizio”, relativo ai lavori per il nuovo ospedale di Siracusa. La decisione si basa su un difetto di giurisdizione, spostando la competenza sulla questione al giudice ordinario.
di Davide Lettera
Il Certificato di esecuzione del servizio, essenziale per la prosecuzione del progetto del nuovo complesso ospedaliero, è stato interpretato dal Tar come un atto di natura privatistica, implicando che eventuali contese debbano essere risolte in ambito civile, non amministrativo. Ciò significa che le relazioni tra la stazione appaltante e lo Studio Plicchi sono regolate dal diritto privato, basandosi su diritti e obblighi valutati secondo i principi del diritto civile.
Questa qualificazione allontana la possibilità di un intervento diretto da parte della giustizia amministrativa nel dibattito sul rilascio del certificato, relegando al giudice civile la responsabilità di decidere su pretese patrimoniali o sulla violazione del principio di buona fede da parte della stazione appaltante.
In pratica, lo sviluppo del progetto per il nuovo ospedale di Siracusa procederà, ma eventuali richieste di risarcimento danni avanzate da Studio Plicchi saranno valutate e decise da un tribunale civile, seguendo tempi e modalità differenti da quelli tipici della giustizia amministrativa.
Last modified: Marzo 27, 2024