Siracusa (sabato 13 aprile 2024) – durante gli Stati generali del cinema, registi e esperti si sono confrontati su temi caldi come l’intelligenza artificiale e l’influenza del politically correct sulle produzioni cinematografiche passate e presenti. Tra gli ospiti figuravano nomi noti come Neri Parenti, Gabriele Muccino e Paolo Genovese, che hanno condiviso le loro visioni e esperienze nel contesto attuale del cinema.
di Davide Lettera
Neri Parenti, noto per i suoi film comici, ha espresso preoccupazione su come il politically correct abbia limitato la libertà espressiva, citando esempi di opere passate che oggi sarebbero considerate inappropriati. Il dibattito si è esteso sulla commedia e sul come certi temi siano trattati con sensibilità variabile a seconda del genere cinematografico.
Nel corso del panel, moderato dal giornalista Alessandro Ferrucci, Roberta Torre e Piero Messina hanno discusso dell’uso degli algoritmi e del rapporto con le piattaforme di streaming, temi che stanno riscrivendo le regole della produzione e distribuzione cinematografica.
Paolo Genovese ha evidenziato l’effetto del cineturismo, con un aneddoto su come il suo film “Immaturi – Il viaggio” abbia boostato il turismo sull’isola di Paros, e ha parlato dell’impatto delle piattaforme sulle dinamiche di fruizione e diritti delle opere.
Gabriele Muccino ha discusso di come l’avvento delle piattaforme abbia elevato la qualità dei prodotti audiovisivi, paragonando i film d’essai a quelli televisivi in termini di impatto sullo spettatore. Ha inoltre toccato il tema dell’intelligenza artificiale nel cinema, sottolineando il suo potenziale di sostituire alcune funzioni tecniche, pur non riuscendo a replicare le complessità emotive della scrittura umana.
Infine, Muccino ha condiviso riflessioni sulla sua carriera in America e il suo ritorno in Italia, esplorando le differenze nel modo di lavorare tra i due contesti e il suo riacquisto di autonomia creativa nel cinema italiano.
Last modified: Aprile 13, 2024
