NOTO, SIRACUSA (venerdì 3 maggio 2024) – La Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Siracusa ha condotto un’operazione volta a contrastare fenomeni di evasione fiscale e truffe legate al Superbonus 110%. In particolare, è stato eseguito un sequestro preventivo di beni per un valore complessivo di circa 13 milioni di euro, che include immobili e crediti fiscali fittizi, con particolare riferimento a un resort di lusso situato a Noto.
Di Daniel Caria
L’operazione è stata avviata nell’ambito di un piano di interventi mirato nei confronti di soggetti connotati da indici di “pericolosità fiscale” e ha rivelato un’articolata truffa scoperta durante le indagini dirette dalla Procura della Repubblica.
Il punto di partenza delle indagini è stato il riscontro di due contratti di compravendita immobiliari stipulati da una coppia di coniugi nel 2020 e nel 2021. I fabbricati oggetto dei contratti erano in stato di abbandono, ma subito dopo la stipula dei rogiti, sono stati avviati lavori di ristrutturazione edilizia per trasformarli in strutture residenziali e turistico-ricettive, al fine di beneficiare del Superbonus 110%.
I coniugi hanno ottenuto il riconoscimento di un credito fiscale pari al 110% dei costi sostenuti per i lavori. Tuttavia, i finanzieri hanno scoperto che i coniugi, con la complicità di alcuni professionisti, avevano frazionato i fabbricati mediante la costituzione di 118 nuovi subalterni rispetto ai 4 originari, allo scopo di ottenere un beneficio fiscale ancora maggiore.
Sebbene le pratiche amministrative non fossero illegali nel rispetto della normativa di settore, è emerso che il frazionamento catastale era meramente formale, senza una reale divisione degli immobili. Inoltre, è stato scoperto che l’intento reale dei coniugi non era quello di costruire un condominio, ma di realizzare un Resort Wellness di lusso.
La Procura ha iscritto nel registro degli indagati i due coniugi per truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche. Di conseguenza, sono stati apposti i sigilli al complesso immobiliare del valore di oltre 8 milioni di euro, ai crediti fiscali già concessi per 1,3 milioni di euro e ad ulteriori 3,5 milioni di euro ancora in fase di riconoscimento, causando un ingente danno all’erario.
Last modified: Maggio 3, 2024