Siracusa (mercoledì 15 maggio 2024) – Sono 14, con tre nuovi ingressi, le spiagge premiate in Sicilia con il riconoscimento Bandiera Blu 2024. Nell’Isola, le new entry sono Scicli, Taormina e Letojanni. Riconfermate Alì Terme, Roccalumera, Furci Siculo, Santa Teresa di Riva, Lipari, Tusa, Menfi, Modica, Ispica, Pozzallo e Ragusa. Salgono così a 236 le località costiere che potranno fregiarsi del riconoscimento, dieci in più rispetto all’anno scorso. Il vessillo, per la 38esima edizione, sventolerà su 485 spiagge con mare eccellente per quattro anni consecutivi, corrispondenti a circa l’11,5% di quelle premiate a livello mondiale.
di Davide Lettera
Gli approdi turistici premiati scendono invece da 84 a 81. La Liguria resta in testa con 34 località, seguita da Puglia con 24, e da Campania e Calabria con 20 ciascuna. Le Marche ottengono 19 Bandiere Blu, mentre la Toscana ne perde una, scendendo a 18. La Sardegna conferma le sue 15 località, così come l’Abruzzo con un nuovo ingresso. Trentino Alto Adige sale a 12, mentre il Lazio resta a 10. Emilia Romagna e Veneto confermano 9 località ciascuna. Basilicata e Piemonte mantengono 5 località, Lombardia ne conferma 3, e Friuli Venezia Giulia e Molise ne mantengono 2 ciascuna.
I criteri di assegnazione
I criteri di assegnazione della Bandiera Blu includono:
- Assoluta validità delle acque di balneazione secondo regole più restrittive di quelle nazionali.
- Regolari campionamenti delle acque durante la stagione estiva.
- Efficienza della depurazione delle acque reflue e della rete fognaria.
- Raccolta differenziata e corretta gestione dei rifiuti pericolosi.
- Vaste aree pedonali, piste ciclabili, arredo urbano curato, aree verdi.
- Spiagge dotate di tutti i servizi e di personale addetto al salvamento.
- Ampio spazio dedicato ai corsi d’educazione ambientale.
- Diffusione dell’informazione su Bandiera Blu e pubblicazione dei dati sulle acque di balneazione.
- Strutture alberghiere, servizi d’utilità pubblica sanitaria, informazioni turistiche e segnaletica aggiornata.
- Certificazione ambientale delle attività istituzionali e delle strutture turistiche.
- Presenza di attività di pesca ben inserita nel contesto della località marina.
Nella fase di valutazione intervengono diversi enti istituzionali, tra cui il Ministero del Turismo, quello dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste e quello dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica; l’Istituto Superiore di Sanità, gli Ordini dei Chimici e dei Fisici, il Consiglio Nazionale delle Ricerche, alcune università e organismi privati. La successiva approvazione avviene da parte di una giuria internazionale.
Last modified: Maggio 15, 2024