Durante un incontro presso il Palazzo d’Orléans a Palermo, le autorità siciliane hanno deliberato di proporre il porto di Augusta come sede principale per i lavori relativi all’eolico a mare, in una mossa strategica mirata a rafforzare il settore delle energie rinnovabili nella regione.
di Davide Lettera
La decisione è emersa in seguito a una sessione di coordinamento tra Renato Schifani, presidente della Regione Siciliana, e i delegati delle autorità portuali dell’isola, tra cui Flora Albano ed Enrico Petralia di Palermo, Domenico Latella di Messina, e Francesco Di Sarcina, a capo dell’Autorità di sistema portuale di Sicilia orientale Augusta-Catania.
Questo passo avanti segue la conversione in legge del decreto energia, che sancisce l’intenzione nazionale di instaurare un polo industriale per la progettazione e produzione di piattaforme galleggianti e relative infrastrutture elettriche, volto alla generazione di energia eolica in mare, al fine di promuovere l’autonomia energetica del Paese e incentivare lo sviluppo economico del Sud Italia.
In base a quanto previsto dalla normativa, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica pubblicherà un bando per identificare, in almeno due porti del Sud Italia, le aree idonee alla realizzazione delle necessarie infrastrutture. La Sicilia, con una candidatura unitaria, punta al porto di Augusta per assumere un ruolo di primo piano in questo ambito, posizionandosi al fianco di altre realtà portuali quali Taranto e Brindisi, anch’esse considerate idonee per ospitare tali attività.
L’iniziativa si inserisce in un più ampio contesto di valorizzazione delle energie rinnovabili e della cantieristica navale specializzata, con l’obiettivo di stimolare l’occupazione e la crescita tecnologica nelle regioni meridionali, proiettando la Sicilia e il porto di Augusta in una posizione di leadership nel settore dell’eolico offshore.
Last modified: Marzo 23, 2024
