Scritto da 12:19 pm Italia, Attualità

Contributo innovazione: i nuovi aiuti di Stato all’informazione dominante

Italia (martedì 14 maggio 2024) – Il Capo del Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria della Presidenza del Consiglio dei ministri ha pubblicato l’elenco dei soggetti a cui è riconosciuto il contributo previsto per gli investimenti in tecnologie innovative 2022, destinati principalmente agli “investimenti delle imprese editoriali di giornali e periodici”.

di Davide Lettera

Esaminando l’elenco, emerge la consueta iniquità che caratterizza i finanziamenti pubblici ai giornali e alle imprese editoriali italiani. Dei 7,5 milioni di euro di finanziamento previsti, poco meno di 7,3 milioni sono stati erogati, con la maggior parte dei fondi destinata ai soliti RCS (editore del Corriere della Sera) e GEDI (editore di La Stampa e Repubblica) e alle maggiori agenzie di stampa del Paese.

Il contributo per l’innovazione digitale sembra più mirato a salvare i grandi canali mediatici, che da anni stanno vivendo un calo nelle vendite e nei lettori. Questa misura di “sostegno all’innovazione” fa parte di un decreto varato il 28 settembre 2022, che prevede un finanziamento complessivo di 90 milioni di euro. Gli investimenti ammessi al contributo devono riguardare progetti dai confini piuttosto vaghi, come le “interfacce” per la realtà aumentata, progetti di intelligenza artificiale e investimenti in cybersecurity per garantire la business continuity e prevenire danni reputazionali.

La lista dei beneficiari, pubblicata domenica 26 aprile, comprende 27 nomi. Tuttavia, la maggior parte dei fondi è destinata ai colossi dell’editoria italiana. GEDI News Network, di proprietà del gruppo GEDI, ha ricevuto un totale di 1.401.549,54 euro, che, sommati ai finanziamenti per GEDI Digital, superano il milione e mezzo di euro, garantendosi il 22,53% del totale stanziato. RCS Mediagroup di Urbano Cairo, insieme a Cairo Editore, supera il milione di euro, pari al 13,76% del totale. Complessivamente, ai primi due soggetti in classifica è destinato oltre il 35% del totale dei finanziamenti.

Se si aggiungono i fondi destinati a Sole24Ore, Maggioli, e alle tre maggiori agenzie di stampa del Paese (AGI, ANSA, e ADN), l’ammontare supera l’80% del finanziamento totale. I primi dieci posti della classifica superano l’86% dei finanziamenti totali, confermando la tendenza a finanziare i grandi canali mediatici anche nelle iniziative rivolte al sostegno dell’innovazione. Questo continuo privilegiare i grandi giornali e gruppi editoriali potrebbe trasformarsi in un autentico salvataggio pubblico dei grandi media in difficoltà, riflettendo una perdita complessiva di attrazione da parte dell’informazione mainstream, inclusi i telegiornali.

Condividi la notizia:
Last modified: Maggio 14, 2024
Close