PANTALICA, SIRACUSA (martedì 2 april 2024) – Durante un’escursione nella suggestiva Valle dell’Anapo a Pantalica, l’ambientalista Sebastian Colnaghi ha fatto una scoperta che ha destato grande interesse: un cranio umano, presumibilmente antico, che giaceva lungo un sentiero poco battuto sul monte, sopra il fiume Anapo. Il ritrovamento ha scatenato l’avvio di un’indagine da parte dei carabinieri della stazione di Sortino, che hanno prontamente sequestrato il reperto e avviato un’analisi per determinarne l’epoca precisa.
Di Daniel Caria
Colnaghi ha dichiarato che il cranio potrebbe risalire a un periodo compreso tra il XIII e il VII secolo a.C., ipotizzando che fosse originariamente parte di una sepoltura situata nelle vicinanze. Questa ipotesi è avvalorata dal contesto storico e archeologico della zona, considerando che la Valle dell’Anapo e la Necropoli di Pantalica sono rinomati siti archeologici che raccontano la storia millenaria della Sicilia.
La Necropoli di Pantalica, riconosciuta come patrimonio dell’UNESCO, è celebre per le migliaia di tombe rupestri che risalgono al XII secolo a.C. Situata in uno scenario naturalistico mozzafiato, questa antica necropoli è una delle più grandi d’Europa e rappresenta un importante sito di interesse archeologico e storico.
La scoperta del cranio umano potrebbe fornire ulteriori informazioni sulla vita e sulle pratiche funerarie delle antiche popolazioni che abitavano la regione, permettendo agli studiosi di approfondire la conoscenza del passato remoto della Sicilia.
Le analisi al carbonio-14 saranno cruciali per confermare l’antichità del cranio e per fornire una datazione più precisa. Nel frattempo, l’interesse attorno a questa scoperta archeologica continuerà a crescere, poiché si spera che possa gettare nuova luce sulla storia millenaria di Pantalica e della Valle dell’Anapo.
Last modified: Aprile 2, 2024