Palermo (lunedì 13 maggio 2024) – Durante il 36° congresso dell’Associazione Nazionale Magistrati (ANM), tenutosi a Palermo, il presidente Giuseppe Santalucia ha espresso una decisa opposizione alle proposte di riforma costituzionale che interessano l’indipendenza della magistratura. “Manteniamo l’indipendenza che abbiamo”, ha dichiarato Santalucia, evidenziando la mancanza di necessità di modificare la Costituzione in un momento in cui questa garantisce un equilibrio tra i poteri dello Stato e la struttura della magistratura.
di Davide Lettera
Santalucia ha sottolineato che l’ANM è critica verso le riforme che potrebbero non apportare benefici alla giustizia e mettere a rischio l’indipendenza della magistratura. “Se l’indipendenza del pubblico ministero non è in discussione, perché apportare modifiche?” ha interrogato il presidente, respingendo l’idea che un dialogo possa colmare le distanze su tali questioni.
Ida Teresi, presidente della giunta del distretto di Corte d’Appello di Napoli dell’ANM, ha ribadito l’impegno dell’associazione a vigilare contro qualsiasi riforma che possa danneggiare l’equilibrio democratico delineato dalla Costituzione. Teresi ha messo in guardia contro la regressione verso forme di democrazia illiberale e le manovre di “impacchettamento delle Corti”, che considera un rischio serio in Europa.
Inoltre, Teresi ha espresso preoccupazione per le discussioni sulla separazione delle carriere tra magistrati inquirenti e giudicanti, temendo che ciò possa aumentare il controllo politico sui pubblici ministeri e alterare la parità di trattamento nel sistema giudiziario.
Il congresso ha quindi messo in luce la posizione ferma dell’ANM contro le riforme percepite come pericolose per l’indipendenza giudiziaria e il bilanciamento dei poteri, con un appello a preservare le garanzie costituzionali che supportano la qualità della democrazia italiana.
Last modified: Maggio 13, 2024
