Italia (21 maggio 2024) – Prosegue con forza la campagna dei cittadini lombardi «in difesa del diritto alla salute e alla sanità pubblica», che ha già raccolto oltre 60mila firme. L’iniziativa, chiamata La Lombardia SiCura, è stata inaugurata due mesi fa e resterà aperta fino al 10 giugno. Il Comitato promotore, sostenuto da numerosi Comuni, associazioni, organizzazioni, osservatori e sindacati, mira a promuovere il Referendum per la Sanità Pubblica.
di Davide Lettera
Il Comitato ha redatto cinque punti da presentare alla Regione Lombardia:
- Migliorare le prenotazioni creando un Centro unico di Prenotazione con le agende di tutte le strutture sanitarie.
- Snellire le liste di attesa tramite controlli periodici e una corretta gestione dei fondi nazionali e regionali.
- Eliminare la pratica dei medici a gettone e stabilizzare il personale sanitario precario.
- Migliorare i servizi per le persone anziane con copertura dei costi sanitari da parte della Regione e introduzione di indicatori di qualità.
- Potenziamento dei servizi territoriali dotandoli di risorse, personale e professionalità necessarie, con attenzione particolare ai consultori pubblici, servizi di salute mentale, medicina del lavoro, sicurezza alimentare e tutela dell’ambiente.
La petizione chiede inoltre la sospensione dei contratti con le aziende private che non consegnano le agende al CUP e la temporanea interruzione dell’intramoenia nelle strutture che non rispettano i tempi di attesa.
I Comuni di Canegrate, Pregnana Milanese, San Felice Benaco e Mantova hanno supportato la campagna, chiedendo alla Giunta Regionale e ai Sindaci di appoggiare ogni iniziativa per migliorare il servizio sanitario regionale, garantendo un accesso universalistico e non discriminatorio.
L’ultimo Rapporto della Fondazione GIMBE ha evidenziato che il diritto alla salute è sempre più compromesso, con oltre 37 miliardi sottratti alla sanità pubblica italiana tra il 2010 e il 2019. Un sondaggio dell’Anaao, principale sindacato dei medici ospedalieri, ha rivelato che il 72% dei medici vuole abbandonare il Servizio Sanitario Nazionale a causa di carichi di lavoro pesanti e una vita insoddisfacente fuori dal lavoro, sognando esperienze professionali all’estero o nei centri privati.
Last modified: Maggio 21, 2024