Scritto da 12:58 pm Siracusa, Cultura

Il forte Casanova di Siracusa: un simbolo di potere e conflitto

Siracusa (sabato 4 magio 2024) – Durante il tumultuoso periodo della guerra del Vespro, che sfociò in una guerra civile sotto il regno di Federico IV (1355-1377), il controllo di Siracusa fu affidato a Giacomo Alagona, un capitano fedele alla corona aragonese. Egli governò la città per circa tre decenni, distinguendosi per il suo legame con il potere regio e per la costruzione di una fortezza strategica, nota come forte Casanova.

di Davide Lettera

L’edificio, situato vicino alle mura cittadine presso la porta del conte Simone, fu costruito come una dimora fortificata e dotata di un pontile nel porto piccolo. Questo forte fu oggetto di disputa tra il controllo privato dell’Alagona e il dominio regio, culminando nella nomina regia di un castellano nel 1374, nonostante fosse già riconosciuto come proprietà di Alagona e dei suoi eredi.

Il forte, situato strategicamente, giocò un ruolo chiave durante i conflitti successivi, mostrando la sua importanza sia militare che politica. Tuttavia, nonostante la sua robustezza, non fu adeguato per l’uso dell’artiglieria, portando a una modernizzazione nel 1493. Danneggiato gravemente dal sisma del 1542, il forte subì ulteriori modifiche nel corso del XVI secolo.

Nonostante il suo ruolo difensivo, il forte Casanova fu trasformato in prigione nel XVII secolo, prima di subire ulteriori danni dal terremoto del 1693. Fu definitivamente demolito nel 1717 per prevenire possibili usi durante un attacco spagnolo, su ordine del viceré sabaudo Annibale Maffei.

La storia del forte Casanova riflette non solo la turbolenta storia di Siracusa ma anche i cambiamenti nel controllo e utilizzo delle strutture militari nell’isola.

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Last modified: Maggio 4, 2024
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