Scritto da 5:03 am Siracusa, Eventi/Spettacolo

L’Aiace di Sofocle incanta il teatro greco di Siracusa

Siracusa (lunedì 20 maggio 2024) – La suggestiva area archeologica di Siracusa si anima ogni anno con le rappresentazioni classiche, e quest’anno è stato il turno dell’Aiace di Sofocle, uno spettacolo che ha lasciato il pubblico affascinato.

di Davide Lettera

L’apparato scenografico ha saputo rendere visibile il dolore dei personaggi principali, eroi sconfitti dalla storia e travolti dagli eventi. Le intuizioni di registi e collaboratori hanno creato un unicum nel panorama teatrale nazionale e internazionale. Gli effetti cromatici del cambiamento della luce, dal chiarore del giorno all’imbrunire della sera, hanno aggiunto profondità alla rappresentazione. I colori del paesaggio e i costumi degli attori, insieme alla consistenza delle pietre su cui gli spettatori erano seduti, si trasformavano e diventavano più cupi col passare dei minuti, enfatizzando la tragicità della rappresentazione.

L’Aiace di quest’anno ha visto come interprete principale e regista Luca Micheletti. La trama si sviluppa intorno alla furia di Aiace per la decisione di assegnare le armi di Achille a Ulisse. Aiace si scaglia contro gli Atridi (Agamennone e Menelao) e impazzisce, anche a causa dell’intervento di Atena. La pazzia lo porta a massacrare il bestiame presente nell’accampamento, provocando un bagno di sangue. Il risveglio di Aiace è tremendo e, di fronte alla carneficina, decide di suicidarsi per riscattare il suo onore perduto.

Il suicidio di Aiace, atto finale di riscatto, è simboleggiato da un gigantesco scheletro sulla scena, rappresentante il corpo trafitto dalla spada donatagli da Ettore. Questo scheletro domina la scena, sottolineando come il sacrificio dell’eroe rappresenti il suo riscatto.

La seconda parte della tragedia si concentra sulla sepoltura del corpo di Aiace. Il fratellastro Teucro affronta Agamennone e Menelao, che si oppongono alla sepoltura perché considerano Aiace un traditore. Ulisse interviene a favore della sepoltura, nonostante fosse stato rivale di Aiace, contraddicendo gli Atridi.

Questa seconda parte richiama la dialettica di Antigone, con la legge morale che si oppone alla legge dello Stato. È un tema che risuona con i drammi contemporanei e le discussioni sulla dignità dei caduti in guerra.

La guerra di Troia, madre di tutte le guerre, continua a essere un tema centrale nella poesia e nella tragedia greca, e l’uomo moderno, purtroppo, non è riuscito a trasformarla in un tabù, perpetuando il dramma della violenza e della morte.

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Last modified: Maggio 20, 2024
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