SIRACUSA (7 novembre 2024) – È stato registrato nei giorni scorsi uno sbarco che ha suscitato perplessità tra le autorità italiane, avvenuto nel cuore del centro storico di Siracusa, a Ortigia, nel tratto di costa del Lungomare di Levante. Secondo le prime ricostruzioni, 19 migranti sono giunti a bordo di un’imbarcazione, probabilmente un peschereccio che si è mescolato tra le altre navi in transito durante la notte, evitando di attirare l’attenzione. L’imbarcazione è riuscita a penetrare in acque più interne, approdando sotto costa, a ridosso di un parcheggio.
Di Mirko Aglianò
Mentre le autorità italiane hanno gestito i migranti sbarcati, cinque cittadini egiziani sono stati trasferiti in un centro per i rimpatri, con l’intenzione di essere rimpatriati in Egitto. Tuttavia, la questione è diventata complessa a causa di un’importante decisione giudiziaria: il giudice ha infatti deciso di non convalidare il trattenimento dei migranti, sostenendo che l’Egitto non è un “Paese sicuro”. Una valutazione che, seppur in linea con la legislazione italiana, è oggetto di dibattito politico e giuridico, anche in relazione alle politiche europee sui rimpatri.
A confermare questa difficoltà, il caso ha attirato l’attenzione anche a Bruxelles, dove il commissario agli Affari Interni, Magnus Brunner, ha sottolineato la necessità di una politica migratoria “equa ma ferma”. La sua posizione contrasta con quella di molti giudici italiani, che sostengono che nessun Paese, come l’Egitto, può essere considerato “sicuro” per il rimpatrio, specialmente alla luce della situazione politica e sociale in alcune aree del Paese nordafricano.
Nonostante ciò, l’Italia prosegue nella sua linea di contrasto all’immigrazione irregolare, ritenendo che gli egiziani, come molti altri migranti, non possiedano i requisiti per la protezione internazionale. In Italia, l’Egitto viene generalmente considerato un Paese stabile, senza conflitti armati o persecuzioni che giustificherebbero la protezione internazionale. Un paradosso che ha sollevato la questione: “Come può essere non sicuro un Paese che ogni anno ospita milioni di turisti, tra cui quasi un milione di italiani?”, ha recentemente dichiarato Matteo Salvini, Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, commentando il caso.
Sul piano legale, è probabile che i cinque migranti egiziani facciano ricorso alla decisione di rimpatrio, come già successo in passato in situazioni simili. In tal caso, non è escluso che la decisione venga nuovamente sconfessata, sollevando ulteriori interrogativi sulla capacità del governo italiano di portare avanti la sua politica migratoria, sempre più sotto esame a livello europeo.
Nel frattempo, le autorità italiane continuano a monitorare la situazione, con il Ministero dell’Interno che sta valutando ulteriori misure per rafforzare il controllo sui flussi migratori, mentre l’Unione Europea sollecita un approccio che bilanci equità e fermezza.
Last modified: Novembre 8, 2024