Siracusa (lunedì 15 aprile 2024) – Nell’ambito dell’Operazione Athena, oltre 300 carabinieri del Comando Provinciale di Catania hanno condotto un’azione coordinata nelle province di Catania, Siracusa e Teramo. Il giudice per le indagini preliminari di Catania ha emesso ordinanze di custodia cautelare per 17 individui, accusati di associazione mafiosa, traffico di sostanze stupefacenti, spaccio, turbativa delle aste giudiziarie e corruzione.
di Davide Lettera
L’inchiesta è stata avviata in seguito alla denuncia di un imprenditore di Paternò, minacciato da membri della mafia per costringerlo a ritirarsi da un’asta di terreni. Le indagini hanno messo in luce il controllo esercitato dal gruppo Morabito-Rapisarda, legato al clan Laudani, su aste di immobili a Catania e Siracusa, utilizzando intimidazioni e violenza per favorire l’acquisto di beni da parte di affiliati.
Anche un avvocato di Siracusa è stato coinvolto, accusato di manipolare un’asta per favorire l’aggiudicazione di un appartamento al figlio di un membro del clan.
Parallelamente, le attività illecite includevano il traffico e lo spaccio di droga, con il sequestro di 71 chili tra marijuana e cocaina e l’arresto in flagranza di 8 persone.
Il coinvolgimento di altri gruppi mafiosi, come il clan Assinata di Cosa Nostra catanese, sottolinea un sistema di alleanze criminali per massimizzare i profitti illeciti. Le indagini continuano per valutare l’entità completa delle operazioni criminali e la rete di collusione.
Last modified: Aprile 15, 2024