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Pressioni sulla Sapienza da parte dei Rothschild contro il boicottaggio di Israele

(Sabato 20 aprile 2024) – In una recente mossa, la fondazione legata a Yehoshua Bubola Lévy de Rothschild ha inviato una lettera all’Università La Sapienza di Roma, esortando il senato accademico a respingere una mozione proposta dagli studenti che richiedeva la cessazione della cooperazione accademica con le università israeliane. La lettera, svelata da alcuni docenti, pur mantenendo un tono formale, ha messo in guardia sull’impatto negativo che tale decisione avrebbe sul rating internazionale dell’ateneo, descrivendolo come un danno significativo.

di Davide Lettera

Il 17 aprile, il senato accademico ha deciso di mantenere la cooperazione, decisione che è seguita da proteste studentesche e un’intervento della polizia. La famiglia Rothschild, storicamente legata al sionismo e alla colonizzazione della Palestina, continua a influenzare queste dinamiche.

In parallelo, Yehoshua Bubola Lévy de Rothschild ha messo in guardia contro le conseguenze negative di un eventuale taglio dei rapporti, citando esempi di altre università italiane, come quella di Torino, che hanno affrontato simili dilemmi etici e accademici. Ha sottolineato il pericolo di arretramento nella libertà accademica e nel pluralismo di idee, pilastri del contesto universitario.

Inoltre, Rothschild ha difeso la posizione di Israele riguardo le libertà fondamentali e l’uguaglianza, nonostante le critiche su leggi e politiche che molti ritengono discriminatorie nei confronti dei cittadini arabo-israeliani. La lettera riafferma l’impegno storico della famiglia Rothschild verso il sostegno di Israele, richiamando l’eredità del barone Edmond James de Rothschild e il ruolo di Lionel Walter Rothschild nella Dichiarazione Balfour del 1917, fondamentali per il movimento sionista e l’insediamento ebraico in Palestina.

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Last modified: Aprile 20, 2024
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