Scritto da 10:49 am Siracusa, Cronaca

Scoperta Reti Criminali: Traffico di Droghe e Cellulari Nei Carceri, Coinvolte le Guardie

Una doppia inchiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli ha portato alla luce un vero e proprio tariffario utilizzato da un’organizzazione criminale per far entrare droga, telefoni cellulari e persino armi nelle carceri italiane. La rete, gestita dalla criminalità campana, coinvolgeva 19 penitenziari in tutto il Paese, dal Piemonte alla Sicilia.

Di Daniel Caria

Secondo quanto emerso, un tecnico avrebbe truccato droni per trasportare carichi oltre il limite consentito e perforare le zone di divieto, come quelle circostanti le prigioni. Il costo per i materiali di contrabbando variava: mille euro per uno smartphone, 250 per un telefono tradizionale e fino a 7000 euro per mezzo chilo di stupefacente.

Le guardie carcerarie coinvolte in questa rete di contrabbando provengono da diverse istituzioni penitenziarie italiane, tra cui Frosinone, Napoli – Secondigliano, Cosenza, Siracusa, Lanciano, Augusta, Catania, Terni, Rovigo, Caltanissetta, Roma-Rebibbia, Avellino, Trapani, Benevento, Melfi, Asti, Saluzzo, Viterbo e Sulmona.

La prima inchiesta è scaturita da una sparatoria avvenuta nel settembre 2021 nel carcere di Frosinone, seguita dal rinvenimento di cellulari nel carcere di Secondigliano nell’aprile dello stesso anno. Le indagini hanno portato le autorità a focalizzarsi sulla criminalità organizzata campana.

La seconda inchiesta ha coinvolto 11 individui ritenuti gravemente indiziati di associazione di tipo mafioso, estorsioni, traffico di droga, detenzione di armi e uso di dispositivi di comunicazione in carcere. Le indagini sono partite a seguito dell’omicidio di Francesco Pio Maimone a Napoli, e hanno rivelato interazioni tra detenuti e individui al di fuori delle mura carcerarie.

Il Procuratore di Napoli, Nicola Gratteri, ha evidenziato che il fenomeno dell’uso di telefoni cellulari nelle carceri è diffuso in molti istituti penitenziari italiani e potrebbe essere contrastato con l’installazione di disturbatori di frequenze. Questo rappresenterebbe un passo importante per ridurre il traffico illecito e garantire una maggiore sicurezza all’interno delle carceri.

Le investigazioni proseguono con l’obiettivo di smantellare completamente queste reti criminali e garantire che le carceri rimangano luoghi sicuri e controllati.

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Last modified: Marzo 21, 2024
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