SIRACUSA (martedì 4 giugno 2024) – Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Siracusa, Federica Piccione, ha emesso una sentenza di non luogo a procedere per Michele Donato, imprenditore nel settore della sicurezza privata, e per il suo consulente Giuseppe Barbera, stabilendo che i fatti inizialmente ipotizzati non sussistevano.
Di Daniel Caria
A dicembre 2022, Donato e Barbera erano stati coinvolti in un’operazione della Guardia di Finanza che aveva portato all’arresto del direttore dell’Ispettorato territoriale del lavoro di Siracusa, Michelangelo Trebastoni, accusato di corruzione, concussione e rivelazione di segreto d’ufficio. All’epoca, a Donato era stato notificato il divieto di esercitare uffici direttivi presso persone giuridiche e imprese, mentre Barbera era stato soggetto al divieto di esercitare la professione.
La difesa, composta dagli avvocati Pietro Nicola Granata, Attilio Floresta e Verano Malvasi, aveva presentato una ricostruzione e un compendio probatorio che avevano convinto sia i pubblici ministeri che il giudice dell’udienza preliminare dell’innocenza degli imputati.
Per Trebastoni, invece, era stato deciso il rinvio a giudizio per il reato di concussione.
Michele Donato aveva affermato di aver sempre creduto nella giustizia fin dal primo momento, nonostante fosse stata dura essere accusato di tali delitti, e di aver confidato che la verità sarebbe emersa. Aveva ringraziato coloro che lo avevano sostenuto, in particolare i suoi familiari, amici, dipendenti e avvocati, esprimendo anche un plauso ai pubblici ministeri per aver cambiato idea nei suoi confronti, riconoscendo l’evidenza delle prove presentate dalla difesa.
Last modified: Giugno 4, 2024
